È una scusa tipica tra i giardinieri dire ai visitatori che avrebbero dovuto vedere il giardino la settimana scorsa. O la prossima. O in estate, in autunno, o in qualsiasi momento tranne che ora.
A Garden for all Seasons – Reader’s Digest
Noi giardinieri – come tanti altri, del resto – siamo maestri nel concentrarci sui difetti, più che sull’enorme lavoro che abbiamo fatto per rendere il giardino quello che è.
L’incipit di questo libro cattura perfettamente questa frustrazione. Il visitatore era felice, il giardino gli piaceva. Non serviva dirgli che in un altro momento sarebbe stato migliore, chissà poi se era vero. Anzi, ora che lo sa, forse gli sembra già meno speciale.
Ma ormai, la frittata è fatta.
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