Russell Page a Sacile

Le Giornate di Primavera del FAI sono state l’occasione perfetta per scoprire alcune residenze e giardini nei dintorni. Luoghi che, pur essendo relativamente vicini, non avevo mai avuto modo di visitare.

Tra questi spicca lo splendido parco progettato da Russell Page per Villa Distorta, a Sacile (Pordenone). Alla fine degli anni ’60, il celebre paesaggista inglese fu incaricato di disegnare un parco che oggi si estende su sette ettari, dando vita a una raffinata composizione arborea.

Il suo intervento ha creato una cintura di alberi che avvolge la villa, tra cui diverse varietà di tigli, selezionati per garantire una fioritura scalare nel corso delle stagioni, oltre a liquidambar, sequoie e due esemplari di Taxodium distichum, collocati lungo la riva di uno dei laghetti.

Pur essendo frutto di un’attenta progettazione, il parco non ha un’impostazione rigida o eccessivamente formale: le piante crescono liberamente, senza potature, ad eccezione di alcune tuie al centro di uno dei laghetti e di un carpino bianco.

Magnifica è la vista che, dal cortile della villa, si apre verso il laghetto: lo sguardo attraversa i resti di un antico muro, ormai quasi del tutto scomparso, per perdersi poi in una lunga cintura di bambù che incornicia lo sfondo.

Il carpino è invece impiegato per creare una doppia siepe, che funge da confine tra il giardino della villa e gli edifici un tempo destinati alle attività agricole, tra cui l’allevamento dei bachi da seta.

Splendida anche la serra prospiciente la villa, dove una varietà rampicante di Tetrastigma voinierianum si intreccia armoniosamente con il verde delle vetrate e degli infissi, creando un contrasto di grande fascino.

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