Taccuino

Una raccolta di riflessioni e suggerimenti sulla progettazione di giardini, la coltivazione e la manutenzione delle piante. Un taccuino con idee e approcci pratici per curare e valorizzare il verde in modo sostenibile e creativo. E qualche aneddoto personale.

  • Giardiniere d’arte per giardini e parchi storici

    Giardiniere d’arte per giardini e parchi storici

    Lo scorso anno ho partecipato al corso per Giardinieri d’arte per giardini e parchi storici, come previsto dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Ho svolto circa 200 ore di pratica individuale tra maggio e agosto 2024, prevalentemente a Villa Gaggia, a Belluno, e in misura minore a Villa Guarnieri, a Feltre.

    Alla fine di ogni giornata di lavoro, svolta di solito tra le 6 e le 10, ho scritto un piccolo diario di bordo con rapide annotazioni sui lavori svolti, che qui riporto.

    20 maggio

    Primo giorno di lavoro a Villa Gaggia, e primo incarico: rimuovere le malerbe dai letti freddi, dove crescono Tagetes, Mirabilis jalapa, Celosia, Zinnia, Antirrhinum majus, Ageratum houstonianum, Dahlia, Lobularia maritima e Salvia.

    Non è sempre un lavoro facile: a volte il fiore sembra a prima vista identico all’intruso, soprattutto se ancora poco sviluppato. Serve un po’ di pratica per distinguerli—lo stelo peloso, la foglia più schiacciata, il verde più tenue.

    Ho anche imparato che, quando si tratta di lavori di pazienza, il tempo inganna: un’attività che pensavo durasse un paio d’ore si è facilmente protratta per una decina.

    27 maggio

    La luce che, da est, filtra pian piano dietro la villa, colorando di un verde brillante il tappeto erboso, mette a tacere le lamentele per la sveglia all’alba.

    La scorsa settimana, a causa del maltempo, non ho più avuto la possibilità di lavorare in villa. Oggi, in compenso, la pulitura dei letti freddi procede a un ritmo più sostenuto: distinguere un fiore da una malerba diventa via via più semplice. 

    Ma a volte sbaglio ancora.

    28 maggio

    Giornata di lavoro in parte rovinata dalla pioggia, che però non diminuisce la bellezza del luogo.

    Prosegue la ripulitura dei letti freddi, ormai quasi completamente liberati dalle malerbe. Le piantine, invece, sembrano felici del maltempo: finalmente la copertura può rimanere aperta e il terreno assorbire l’umidità.

    Iniziano anche i trapianti delle piante prelevate dal letto freddo verso la loro destinazione finale, le aiuole intorno alla villa. Sono già in viaggio Tagetes e Convolvulus tricolor.

    29 maggio

    La bellezza di un giardino sta anche nei dettagli. Abbiamo ripulito il bordo del tappeto erboso prospiciente la villa, nel punto in cui termina verso il viale d’ingresso.

    A prima vista, prima dell’intervento, qualcuno avrebbe potuto obiettare che non fosse necessario alcun lavoro. Ma, osservando le foto del prima e del dopo, la differenza è evidente.

    Ed è proprio su questi dettagli che cade l’occhio esperto.

    3 giugno

    Un’altra giornata segnata dalla pioggia, ma l’occasione perfetta per esplorare il parco della villa e catturare qualche scatto suggestivo. Nonostante il brutto tempo, foto e video riescono comunque a rendere giustizia alla bellezza del luogo.

    4 giugno

    Iniziano i lavori per la preparazione delle aiuole del primo giardino all’italiana. Si procede come nella tappeto erboso, tendendo uno spago per mantenere l’allineamento, spostando il ghiaino e pareggiando i bordi erbosi. Un lavoro di precisione, essenziale per rispettare le proporzioni geometriche delle aiuole, che prevedo durerà alcuni giorni.

    5 giugno

    La preparazione di un’aiuola in un giardino formale richiede più attenzione che fatica: più il lavoro è accurato, migliore sarà il risultato.

    Il bordo dell’aiuola non è costituito da un tappeto erboso selezionato con cura, ma da semplice erba di prato. Ciò che la rende piacevole alla vista non è tanto la sua composizione, quanto la regolarità geometrica con cui è rifinita.

    6 giugno

    Dopo giorni di lavoro, il frutto di questa settimana è finalmente maturo: i bordi erbosi sono stati regolati, il selciato sistemato con nuovo ghiaino, la terra lavorata e il letame interrato. Resta solo da trapiantare le annuali, il compito delle prossime giornate.

    7 giugno

    Due ore di lavoro intense ma soddisfacenti: dopo aver sarchiato e livellato il terreno, ho iniziato a trapiantare i tagete rossi prelevati dal letto freddo. Un’operazione che sembra banale, ma che, a causa del terreno non ancora in tempera e dell’impossibilità di rimandare, ha richiesto pazienza e attenzione agli allineamenti.

    10 giugno

    Nonostante il tempo avverso, abbiamo completato il trapianto delle annuali nelle aiuole del giardino formale, che ora appaiono ordinate ed eleganti, nonostante le difficoltà legate alle abbondanti piogge.

    L’occhio diventa sempre più attento ai dettagli: ho suggerito di intervenire su un bordo del prato che stonava con l’armonia del resto del giardino.

    11 giugno

    Il maltempo persiste, ma con pazienza siamo riusciti a sarchiare le aiuole di fronte alle serre e a trapiantare la regina delle rose e i tagete in un terreno fradicio d’acqua.

    Nonostante l’umidità, dopo il trapianto è necessario annaffiare generosamente l’aiuola, non tanto per idratare le piante, quanto per compattare il terreno ed eliminare eventuali sacche d’aria.

    13 giugno

    Le piogge insistenti hanno imposto un cambio di programma: la giornata è stata dedicata alla rimozione delle malerbe dal selciato e dalle aiuole attorno alla villa. Un’ottima occasione per imparare a usare il sarchiatore con maggiore destrezza.

    14 giugno

    Regolare i bordi delle aiuole sta diventando un’abilità acquisita, ma il giardino segreto pone una sfida in più: la mancanza di punti di riferimento rende difficile determinare larghezze e lunghezze con precisione.

    Dopo una conversazione interessante, una riflessione: per un giardiniere, non sono le aiuole a doversi adattare ai mezzi per lo sfalcio, ma il contrario, anche a costo di intervenire manualmente.

    17 giugno

    Gran parte delle aiuole del giardino segreto sono pronte per la messa a dimora delle piante. Oggi mi sono dedicato principalmente alla rimozione delle malerbe tra i tagete e l’alisso.

    A fine giornata, una visita inaspettata da un centro diurno: mi sono improvvisato cicerone per un breve tour.

    Il tempo finalmente splendido promette una settimana di lavoro agevole.

    18-21 giugno

    Con il caldo, l’irrigazione diventa un’attività predominante. L’acqua del torrente e della vasca di raccolta si rivela preziosa per evitare sprechi dall’acquedotto.

    Le aiuole del giardino segreto ricevono gli ultimi ritocchi prima dei trapianti, mentre anche gli agrumi iniziano a soffrire la siccità. Nel frattempo, abbiamo preparato quattro nuove aiuole, rimaste a prato per anni.

    24-26 giugno

    Il caldo continua e le innaffiature occupano gran parte del tempo. Dopo un temporale notturno, la giornata uggiosa è perfetta per la pulizia approfondita della fontana del Nettuno, che svela tracce di una vecchia colorazione blu-verde.

    30 giugno – 4 luglio

    Inizia un nuovo capitolo a Villa Guarnieri. Dopo un primo sopralluogo, abbiamo definito i lavori delle prossime settimane, tra cui la sistemazione delle aiuole e la creazione di un’area sensoriale nel giardino formale.

    Abbiamo rimosso teli pacciamanti coperti di malerbe e iniziato a mappare il giardino con il metodo della triangolazione, sebbene la vegetazione renda difficile trovare punti di riferimento precisi.

    8-11 luglio

    A Villa Gaggia alcune piante, come la bocca di leone, faticano a crescere rispetto ad altre. Nel sarchiare un’aiuola, le ho trovate quasi soffocate dalle malerbe. Fortunatamente, siamo riusciti a recuperare alcune piantine ancora vitali.

    Con il caldo, la crescita delle piante e delle infestanti è rapidissima: la pulizia delle aiuole richiede tempo e precisione, soprattutto quando le piante sono ancora piccole e fragili.

    La giornata si è conclusa con lo sfalcio dell’erba con un trinciaerba idrostatico, un vero piacere da guidare.

    A Villa Guarnieri, oltre alla consueta rimozione del telo pacciamante, abbiamo potato le rose rampicanti per agevolare il passaggio del tosaerba.